Contratti a tempo determinato – Cass. n. 24847/2022

Lavoro - lavoro subordinato (nozione, differenze dall'appalto e dal rapporto di lavoro autonomo, distinzioni) - costituzione del rapporto - durata del rapporto - a tempo determinato - in genere - Successione di contratti a termine - Limite massimo di 36 mesi - Contratti conclusi prima della modifica dell'art. 5 del d.lgs. n. 368 del 2001 - Computabilità - Fondamento.

 

In tema di contratti a tempo determinato, ai fini della verifica del rispetto del limite massimo di durata di trentasei mesi, vanno inclusi anche i contratti già conclusi, stipulati prima dell'aggiunta del comma 4-bis al testo dell'art. 5 del d.lgs. n. 368 del 2001, effettuata dall'art. 1, comma 40, della l. n. 247 del 2007, in quanto il comma 43 del medesimo art. 1 li attrae nel conteggio della durata complessiva, al fine della suddetta verifica, con la conseguenza che anche per tali contratti a termine non v'è necessità di indicare le ragioni di apposizione del termine.

Corte di Cassazione, Sez. L - , Ordinanza n. 24847 del 17/08/2022 (Rv. 665470 - 01)

 

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24847

2022