Sottrazione della facoltà di godimento e disposizione del bene - Danno "in re ipsa" da lucro cessante - Portata - Liquidazione in base ai frutti civili illegittimamente tratti dall'uso esclusivo - Configurabilità.
In tema di uso della cosa comune, nell'ipotesi di sottrazione delle facoltà dominicali di godimento e disposizione del bene, è risarcibile, sotto l'aspetto del lucro cessante, non solo il lucro interrotto, ma anche quello impedito nel suo potenziale esplicarsi, ancorché derivabile da un uso della cosa diverso da quello tipico. Tale danno, da ritenersi "in re ipsa", ben può essere quantificato in base ai frutti civili che l'autore della violazione abbia tratto dall'uso esclusivo del bene, imprimendo ad esso una destinazione diversa da quella precedente.
Corte di Cassazione, Sez. 2, Sentenza n. 14213 del 07/08/2012
CONDOMINIO
USO DELLA COSA COMUNE