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Acque pubbliche – Autorità di bacino – Cass. n. 29966/2020

Acque - acque pubbliche - Autorità di bacino - Piano stralcio per l'assetto idrogeologico (P.A.I.) - Adozione - Parere della Conferenza Stato-Regioni - Necessità - Esclusione - Fondamento.

In tema di acque pubbliche, l'adozione da parte delle Autorità di bacino del Piano stralcio per l'assetto idrogeologico (P.A.I.) non richiede l'acquisizione del parere della Conferenza Stato- Regioni, poiché l'art. 59 del d.lgs. n. 152 del 2006, che contiene l'esatta indicazione delle competenze della Conferenza Stato-Regioni in tale materia, prevede l'ingerenza di quest'ultima solo in relazione a pareri su programmi d'intervento non meramente territoriali, coinvolgenti competenze statali in funzione d'indirizzo e coordinamento, sicché il rinvio operato dall'art. 68 dello stesso d.lgs. al precedente art. 66, per la disciplina delle modalità di adozione del P.A.I., esclude l'acquisizione del menzionato parere, richiesto invece per l'approvazione (e non per l'adozione) del Piano di bacino, ai sensi dell'art. 57, comma 1, d.lgs. cit.

Corte di Cassazione, Sez. U, Sentenza n. 29966 del 31/12/2020

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