Skip to main content

Liquidazione del compenso spettante ad un avvocato – Cass. n. 1467/2022

Avvocato e procuratore - onorari - prestazioni professionali - stragiudiziali - Fallimento - Liquidazione del compenso spettante ad un avvocato che abbia agito per evitare un fallimento - Criterio applicabile - Presupposti - Fattispecie.

 

In tema di attività stragiudiziale del difensore, i compensi spettanti all'avvocato che abbia agito per evitare un fallimento vanno liquidati, a seconda dell'attività prestata e del risultato conseguito unitariamente considerati, applicando il criterio percentuale previsto al punto 4, relativo alle procedure concorsuali giudiziali e stragiudiziali, della tabella in tema di assistenza e consulenza in materia stragiudiziale civile ed equiparata di cui al d.m. n. 585 del 1994, purché si sia resa necessaria una continuativa attività di consulenza, in caso contrario dovendosi effettuare una valutazione frazionata dell'operato del professionista. (Nella specie, la S.C. ha cassato la decisione di appello che, nel negare l'unitarietà dell'attività di un avvocato il quale, su incarico di una s.p.a., aveva raggiunto degli accordi con le banche titolari del 95% del debito di questa, così evitandone il fallimento, aveva affermato che detti accordi andavano valutati singolarmente perché non erano stati conclusi con tutti i creditori e, quindi, tale incarico non poteva essere assimilato ad una "procedura concorsuale stragiudiziale").

Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Ordinanza n. 1467 del 18/01/2022 (Rv. 663795 - 01)

 

Corte

Cassazione

1467

2022