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Medici - prestazioni odontoiatriche - antitrust

23 Novembre 2009 - Medici - prestazioni odontoiatriche - antitrust Medici - L’Ordine ha ostacolato l’iniziativa di un’associazione dei consumatori finalizzata a consentire un confronto dei costi delle singole prestazioni odontoiatriche, penalizzando così i consumatori. Dovrà rimuovere i comportamenti accertati entro 90 giorni. Multa di soli 5mila euro perché la legge non consente di calcolare la sanzione sui ricavi degli associati, come invece richiesto in più occasioni dall’Autorità (il provvedimento dell'antitrust - ed il comunicato stampa)

Medici - L’Ordine ha ostacolato l’iniziativa di un’associazione dei consumatori finalizzata a consentire un confronto dei costi delle singole prestazioni odontoiatriche, penalizzando così i consumatori. Dovrà rimuovere i comportamenti accertati entro 90 giorni. Multa di soli 5mila euro perché la legge non consente di calcolare la sanzione sui ricavi degli associati, come invece richiesto in più occasioni dall’Autorità (il provvedimento dell'antitrust - ed il comunicato stampa)

COMUNICATO STAMPA -ORDINI PROFESSIONALI: ANTITRUST SANZIONA L’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI BOLZANO PER INTESA RESTRITTIVA DELLA CONCORRENZA


L’Ordine ha ostacolato l’iniziativa di un’associazione dei consumatori finalizzata a consentire un confronto dei costi delle singole prestazioni odontoiatriche, penalizzando così i consumatori. Dovrà rimuovere i comportamenti accertati entro 90 giorni. Multa di soli 5mila euro perché la legge non consente di calcolare la sanzione sui ricavi degli associati, come invece richiesto in più occasioni dall’Autorità.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 7 ottobre 2009, ha stabilito che l’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Bolzano ha posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza ostacolando l’iniziativa ‘Prezzi Trasparenza On Line’ lanciata da un’associazione dei consumatori per permettere ai cittadini il confronto dei costi delle singole prestazioni rese dai professionisti. La sanzione deliberata è di 5mila euro perché commisurata alle entrate dell’Ordine: la legge non consente infatti, come più volte richiesto invece dall’Autorità, di calcolare la multa per le intese raggiunte in sede associativa sui ricavi degli associati. L’Ordine dovrà ora entro 90 giorni rimuovere i comportamenti contestati dall’Autorità.
L’istruttoria era stata avviata sulla base di una denuncia dell’associazione di consumatori Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano (CTCU), in base alla quale l’Ordine aveva impedito la realizzazione di un’iniziativa finalizzata a pubblicare sul sito web della stessa associazione, in una tabella comparativa, i prezzi praticati dagli odontoiatri attivi in Bolzano per 26 tipi di prestazioni professionali.
In base a quanto accertato dall’Autorità nel corso dell’istruttoria, l’Ordine ha inviato nel corso degli anni, a partire dal maggio 2005 fino ad aprile 2008, una serie di lettere in cui si invitavano gli odontoiatri a non aderire all’iniziativa pena l’avvio di un procedimento disciplinare, arrivando a chiedere esplicitamente la cancellazione dei nomi dei professionisti dal sito. Il progetto del CTCU è stato infatti realizzato solo a partire dal 17 marzo 2008, quando l’associazione ha pubblicato, sul proprio sito web, per la prima volta, la tabella contenente i prezzi praticati da 10 professionisti appartenenti all’Ordine di Bolzano, su circa 350 iscritti, unitamente ai relativi nominativi. Dopo un ulteriore richiamo dell’Ordine sette odontoiatri ritiravano il consenso alla pubblicizzazione dei nominativi ma non dei prezzi praticati.
Secondo l’Antitrust l’Ordine, attraverso le missive inviate agli iscritti, ha messo in atto un’intesa restrittiva della concorrenza, tuttora in corso, che ha impedito in concreto la pubblicazione e il confronto dei prezzi da parte degli odontoiatri iscritti all’Albo tenuto dall’Ordine di Bolzano. L’intesa ha ristretto la concorrenza tra i professionisti impedendo loro di utilizzare una leva concorrenziale essenziale in un settore dove il livello di competizione è già basso, con effetti particolarmente negativi per i consumatori.

Roma, 2 novembre 2009