Protezione di dati personali - Illegittimità del trattamento di dati sensibili - Danno "in re ipsa" - Esclusione - Ragioni. Corte di Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 15240 del 03/07/2014
L'illegittimo trattamento di dati sensibili ex art. 4 del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 193, configurabile come illecito ai sensi dell'art. 2043 cod. civ., non determina un'automatica risarcibilità del danno poiché il pregiudizio (morale e/o patrimoniale) deve essere provato secondo le regole ordinarie, quale ne sia l'entità e la difficoltà di assolvere l'onere probatorio, trattandosi di un danno-conseguenza e non di un danno-evento, senza che rilevi in senso contrario il suo eventuale inquadramento quale pregiudizio non patrimoniale da lesione di diritti costituzionalmente garantiti.
Corte di Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 15240 del 03/07/2014