Skip to main content

Estorsione ambientale Corte di Cassazione sentenza n.20863 depositata il giorno 4 Giugno 2025

Si configura il reato previsto dall’ art. 629 c.p. ( Estorsione ) nel caso in cui la condotta criminosa venga posta in essere da soggetti notoriamente legati a sodalizi criminali che spadroneggino in una determinata zona del territorio nazionale. Lo afferma la corte di cassazione con la sentenza n.20863 depositata il giorno 4 Giugno 2025. di Andrea Magagnoli

Il caso di specie trae origine dall’ordinanza tramite la quale il Tribunale della Libertà di Palermo confermava la custodia cautelare in carcere nei confronti di un indagato nel corso di un procedimento diretto alla contestazione di una serie di gravi delitti, tra i quali quello di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai sensi dell’art. 416 bis 1 c. p.
Ricorreva il difensore dell’indagato deducendo in apposito motivo di ricorso l’illegittima applicazione della legge da parte del giudice del merito, che aveva ritenuto ammissibile, una misura custodiale basata su di un elemento quale la presenza del metodo mafioso, da escludersi invece in maniera categorica nel caso concreto.
Il procedimento dopo avere compiuto il proprio corso veniva deciso da parte dei giudici della Corte di cassazione con il provvedimento qui in commento. Gli ermellini esaminano il dibattuto problema delle caratteristiche giuridiche della condotta che configura il reato di estorsione.
L’art. 629 c. p. dispone quanto segue: “Chiunque mediante violenza o minaccia, costringendo taluno a fare o ad omettere qualche cosa procura a se’ o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno è punito”.
La condotta come risulta evidente da un esame del contenuto della norma è incentrata sulla violenza o sulla minacce che coartano l’altrui volontà inducendo il soggetto passivo a compiere atti dotati di rilevanza patrimoniale.
Tuttavia l’estorsione, osservano gli ermellini, può avvenire non solo nella forma esplicita attraverso condotte palesi, ma altresì nella cosiddetta forma implicita. Tale forma si contraddistingue per due elementi specifici, l’assenza di condotte palesi ed esteriori e le specifiche caratteristiche del soggetto che pone in essere la condotta criminosa.
Tale soggetto infatti, per potersi ritenere configurabile il reato di estorsione nella sua forme implicita, deve essere notoriamente legato a pericolosi gruppi criminali che spadroneggiano in una determinata zona del territorio.
Si tratta di una forma di estorsione in un certo senso tacita che non richiede, come abbiamo visto, per la sua configurabilità atteggiamenti palesi diretti a coartare l’altrui volontà in quanto può manifestarsi anche attraverso un linguaggio e gesti criptici.
Tuttavia al fine di evitare una eccessiva estensione dell’applicazione della legge penale, gli ermellini ritengono configurabile l’estorsione nella sua forma implicita solo nel caso in cui le condotte siano comunque idonee a coartare la volontà altrui inducendo il soggetto passivo a porre in essere atti dotati di rilevanza economica che ne riducano la capacità patrimoniale.