fallimento - apertura (dichiarazione) di fallimento - procedimento - audizione dell'imprenditore – Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 10105 del 09/05/2014
Conferimento dell'azienda della società debitrice in un "trust" liquidatorio - Integrazione del contraddittorio nei confronti del "trust" - Necessità - Esclusione - Fondamento. Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 10105 del 09/05/2014
Il "trust" non è un ente dotato di personalità giuridica, ma un insieme di beni e rapporti destinati ad un fine determinato e formalmente intestati al "trustee", che è l'unico soggetto di riferimento nei rapporti con i terzi non quale legale rappresentante, ma come colui che dispone del diritto. Ne consegue che esso non è litisconsorte necessario nel procedimento per la dichiarazione di fallimento della società che vi ha conferito l'intera sua azienda, comprensiva di crediti e di debiti, provvedendo successivamente alla sua cancellazione dal registro delle imprese, in quanto l'effetto proprio del "trust" non è quello di dare vita ad un nuovo soggetto di diritto, ma quello di istituire un patrimonio destinato ad un fine prestabilito.
Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 10105 del 09/05/2014