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Avvocati - tornano le elezioni del consiglio dell’ordine di roma

Avvocati - tornano le elezioni del consiglio dell’ordine di roma - invito all’impegno nella “politica forense”

TORNANO LE ELEZIONI DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE DI ROMA

INVITO ALL’IMPEGNO NELLA “POLITICA FORENSE” 

 

Potrà tornare un Consiglio dell’Ordine,

 ascoltato dalle Istituzioni Politiche per difendere l’Avvocatura? 

Un Consiglio autorevole, come quando un suo Presidente “caricò” su un taxi 3 colleghi, un consigliere dell’ordine e 2 componenti di una Commissione di Studio, e, senza appuntamento, si fece ricevere al Ministero della Giustizia da un Sottosegretario e riuscì a bloccare un provvedimento legislativo che avrebbe leso i diritti dei milioni dei cittadini e migliaia di professionisti forensi?

Potrà tornare un Consiglio dell’Ordine,

che istituisca nuovamente l’Osservatorio della Giustizia al fine di monitorare e denunciare il mal funzionamento dei vari uffici giudiziari e di proporre agli organi competenti provvedimenti normativi e amministrativi necessari ed urgenti

e non,

invece, un Consiglio che si inventa la figura dei C.D. “Avvocati.- Ispettori” per controllare le colleghe e i colleghi frequentatori di Corsi di Formazione, magari con crediti da assegnare “rottamati”?

Potrà tornare un Consiglio dell’Ordine,

che, essendo il primo d’Europa, assuma la guida morale e politica dell’Avvocatura impiegando idonee risorse umane e finanziarie,

e non,

invece, un Consiglio dell’Ordine con un mero ruolo amministrativo che lascia l’attività di formazione più prestigiosa, l’attività di rappresentanza istituzionale, il governo e i principi guida e i valori della professione al CNF, organo disciplinare, al suo costosissimo giornale (il Dubbio), e all’ OCF sconosciuto ai più?

Potrà tornare un Consiglio dell’Ordine

che assista gli Avvocati nelle battaglie contro “esagerazioni contributive” della Cassa magari promovendo azioni giudiziarie o intervenendo in quelle già intraprese da associazioni e colleghi  più coraggiosi,

e non,

un Consiglio dell’Ordine che si associ alla stessa Cassa per distribuire costosissimi “abbonamenti a ricerche giurisprudenziali”, magari anche a chi, presto non potrà usufruirne perché costretto dalla stessa Cassa a pagare contributi eccessivi conseguenti alla iscrizione obbligatoria, pur con reddito insufficiente?

E’ possibile far tornare il meglio?

Certamente Si con l’impegno di tutti

Non lasciamo che siano in pochi a decidere quale Consiglio avremo nei prossimi mesi. E’ necessario impegnarsi direttamente nella “Politica Forense”.

DOMENICO CONDELLO

CARLO TESTA