Mauro Vaglio, ancora perseguitato giudiziario
Il presidente Mauro Vaglio, sono un perseguitato giudiziario: anche Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) si è permesso di respingere l'istanza cautelare nell’appello proposto durante il mese di Agosto (chi lo ha deliberato ?) contro la sentenza del Tar che di fatto ha individuato nell’Avv. Livia Rossi il legittimo Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma.
“Vista la domanda di sospensione dell'efficacia della sentenza del Tribunale amministrativo regionale di accoglimento del ricorso di primo grado, presentata in via incidentale dalla parte appellante;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 16 settembre 2014 il Cons. D.S. e uditi per le parti gli avvocati omissis
Considerato che, nei limiti della sommaria cognizione cautelare, non appare errata l’interpretazione adottata dal primo giudice sull’immediata applicabilità dell’art. 28 comma 6 della legge 31 dicembre 2012 n. 247 “Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense”, quanto meno in relazione al mantenimento dell'equilibrio dei generi, rapportato alla composizione preesistente nel Consiglio dell’ordine;
Considerata la non sussistenza di danni gravi ed irreparabili dall’esecuzione della sentenza, atteso che il prossimo svolgimento delle elezioni concretizza invece il possibile e contrario danno in capo alla controparte per l’impossibilità di conseguire la concreta ottemperanza della decisione;
P.Q.M.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) Respinge l'istanza cautelare.”
Alla prossima adunanza la maggioranza del Consiglio userà lo stesso metodo e in ottemperanza della sentenza del Tar consentirà all’avv. Rossi ad assumere le funzioni di Consigliere dell’Ordine degli Avvocati ?
Il Presidente dei primati, Mauro Vaglio, continua a ripetere nelle riunioni con i suoi fedelissimi che incontra periodicamente a cena: “sono un perseguitato giudiziario”, sono tutte malignità messe in giro dalla minoranza che ha perso le elezioni.
E’ vero confermano i fidi Consiglieri eletti nella sua lista, la minoranza è riuscita a creare il caos istituzionale, il caos economico ed il caos politico perchè è "coalizzata" (sic !!!!) con:
-il Ministro della Giustizia che ha chiesto al Consiglio Nazionale Forense di avviare una ispezione al Consiglio dell’Ordine di Roma a seguito di alcuni esposti presentati,
-i due Consiglieri Nazionali Ispettori che hanno eseguito detta attività,
-16 Consiglieri Nazionali che, al termine della ispezione, hanno richiesto lo scioglimento del Consiglio dell’Ordine di Roma per presunte violazioni di legge commesse dal Presidente Vaglio e dal Consigliere Segretario,
- il Direttore generale del Ministero della Giustizia che ha richiesto la documentazione al Consiglio e che dovrebbe aver fatto la relazione conclusiva al Ministro Orlando,
-il neo Ministro della Giustizia che dovrebbe avere sulla scrivania, da tempo, la relazione del C.N.F. e del suo Direttore Generale e non ha deciso se accogliere o meno la richiesta di scioglimento,
-gli ex Revisori dei Conti del Consiglio, oggi non più rinnovati, per aver evidenziato il passivo nei bilanci (oltre tre miliardi delle vecchie lire),
-il Pubblico Ministero che ha richiesto il rinvio a giudizio di Mauro Vaglio per la storia del Comunicatore,
-il Giudice dell’Udienza Preliminare che ha rinviato l’udienza per il rito abbreviato come richiesto da Vaglio,
-i giornalisti del Corriere della Sera, del Messaggero e del Tempo che hanno pubblicato le notizie,
-il sottoscritto che ha informato gli iscritti all’Ordine di Roma limitandosi alle sole evidenze documentabili emerse in Consiglio,
e da ultimo anche con il Tar del Lazio – Luglio 2014 - che con tre sentenze si è permesso ad annullare le delibere e con il Consiglio di Stato che non ha accolto l’istanza cautelare richiesta anche dal primo dei non eletti subentrato in violazione della legge 247/2013.
Molti “FEDELISSIMI” Vagliani (sostenitori di Vaglio, come i Renzisti o i Condelliani) cominciano ad avere dubbi sulla “persecuzione giudiziaria” (sic !!!!) del loro acclamato Presidente, ma incrociando le dita evidenziano: " le autorità che possono attivare altri provvedimenti negativi sono finite, ormai mancano pochi mesi alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio e gli avvocati, distratti dai noti problemi che affliggono la professione, correranno in massa a votare i nostri venticinque candidati eliminando anche la presenza della minoranza".
Un uccellino ci ha però inforrmato che anche il Garante della privacy ha attivato un procedimento, a causa di un invio a mezzo pec, a tutti gli avvocati, di un verbale senza prima avere provveduto all'oscuramento dei nomi.
Sarà vero ? Sono in arrivo altre richieste di danni con aggravio dell'enorme passivo previsto con il bilancio consuntivo ? Lo scopriremo alla prosssima puntata.
Roma, li 17 Settembre 2014
Domenico Condello
La ordinanza:
Consiglio di Stato Ordinanza n. 04121/2014
REPUBBLICA ITALIANA
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
sul ricorso numero di registro generale 7117 del 2014, proposto da:
Ordine degli Avvocati di Roma, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. Angelo Clarizia, Nino Paolantonio, con domicilio eletto presso Angelo Clarizia in Roma, ..;
contro
Livia Rossi, rappresentata e difesa dall'avv. Domenico Tomassetti, con domicilio eletto presso Domenico Tomassetti in Roma, via ...;
nei confronti di
Ministero della giustizia, in persona del ministro legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato, e presso la stessa domiciliato ex lege in Roma, via dei Portoghesi n.12;
Antonio Caiafa, rappresentato e difeso dall'avv. Antonino Galletti, con domicilio eletto presso Antonino Galletti in Roma, ...;
Consiglio Nazionale Forense;
per la riforma
della sentenza del T.A.R. LAZIO - ROMA: SEZIONE III n. 08681/2014, resa tra le parti, concernente nomina a consigliere dell'Ordine degli avvocati di Roma.
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Visto l'art. 98 cod. proc. amm.;
Visti gli atti di costituzione in giudizio di Livia Rossi e di Ministero della Giustizia e di Antonio Caiafa;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Vista la domanda di sospensione dell'efficacia della sentenza del Tribunale amministrativo regionale di accoglimento del ricorso di primo grado, presentata in via incidentale dalla parte appellante;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 16 settembre 2014 omissi
Considerato che, nei limiti della sommaria cognizione cautelare, non appare errata l’interpretazione adottata dal primo giudice sull’immediata applicabilità dell’art. 28 comma 6 della legge 31 dicembre 2012 n. 247 “Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense”, quanto meno in relazione al mantenimento dell'equilibrio dei generi, rapportato alla composizione preesistente nel Consiglio dell’ordine;
Considerata la non sussistenza di danni gravi ed irreparabili dall’esecuzione della sentenza, atteso che il prossimo svolgimento delle elezioni concretizza invece il possibile e contrario danno in capo alla controparte per l’impossibilità di conseguire la concreta ottemperanza della decisione;
P.Q.M.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)
Respinge l'istanza cautelare (Ricorso numero: 7117/2014).
Compensa integralmente tra le parti le spese della presente fase cautelare.
La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria della Sezione che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 16 settembre 2014 con l'intervento dei magistrati
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"GHE PENSI MI" a farvi pagare le parcelle dal Comune di Roma disse il neo Presidente Vaglio, nel 2012, ad alcune centinaia di Avvocati romani. Ma le bufale elettorali prima o dopo vengono a galla.
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