Avvocati, proroga di sei mesi per consentire elezioni corrette 10 Gennaio 2019 di Gianni Parlatore
Avvocati, proroga di sei mesi per consentire elezioni corrette 10 Gennaio 2019 di Gianni Parlatore - dal Quotidiano del Ministero della Giustizia
Quotidiano del Ministero della Giustizia
Il Governo si è mosso per risolvere la questione delle elezioni dei consigli degli Ordini territoriali degli avvocati (Coa). Con un decreto legge esaminato e approvato dal Consiglio dei Ministri nel pomeriggio si introduce, infatti, una proroga di sei mesi per il rinnovo dei consigli degli organi di rappresentanza forense scaduti il 31 dicembre 2018. Sarà possibile così per le articolazioni territoriali degli avvocati svolgere le consultazioni in modo corretto e in tutta serenità, prevenendo anche il rischio di probabili contestazioni successive dei risultati delle urne.
Il problema era sorto in seguito alle incertezze interpretative nell’applicazione della legge 113 del 2017 che disciplina proprio l’elezione dei componenti dei consigli degli Ordini circondariali forensi. L’intervento risolutore dell’esecutivo si pone in perfetta linea di coerenza con quanto stabilito dalla sentenza delle Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione depositata lo scorso 19 dicembre.
I giudici della Suprema Corte con quella pronuncia chiarirono che ai fini del rispetto del limite dei due mandati (divieto di cumulo) previsto dalla legge del 2017 dovessero essere considerati anche i mandati espletati solo parzialmente, tenendo conto anche di quelli svolti prima dell’entrata in vigore della legge stessa (inclusi, per di più, quelli iniziati prima della riforma dell’ordinamento della professione forense del 2012). L’interpretazione confermata dal decreto del Governo si pone, tra l’altro, nel solco tracciato dalla legge del 2017 che intendeva favorire un maggiore pluralismo e un più agevole ricambio nella rappresentanza della classe professionale forense.
La proroga di sei mesi prevista dal decreto odierno non preclude, infine, la possibilità agli Ordini che hanno già hanno liste di candidati conformi a quanto stabilito dalla sentenza di svolgere la consultazione elettorale nei tempi stabiliti.