Risoluzione per mancato rispetto del termine essenziale – Cass. n. 10682/2023
Contratti in genere - scioglimento del contratto - risoluzione del contratto - per inadempimento - rapporto tra domanda di adempimento e domanda di risoluzione - imputabilità dell'inadempimento, colpa o dolo - importanza dell'inadempimento - Risoluzione del contratto - Risoluzione per mancato rispetto del termine essenziale - Risoluzione per inadempimento consistente nel mancato rispetto del termine non essenziale di adempimento - Differenze - Conseguenze in merito al rispetto del principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato.
La domanda di risoluzione del contratto per inosservanza del termine essenziale richiede la verifica dell'esistenza, nel contratto, di tale termine e del suo mancato rispetto, mentre quella di risoluzione per inadempimento consistente nell’inosservanza di un termine non essenziale implica un apprezzamento complessivo del sinallagma contrattuale, al fine di verificare quale fosse l'intenzione delle parti e quale di esse, con la sua condotta, si sia resa responsabile del mancato raggiungimento dello scopo negoziale che era stato originariamente prefisso, così incorrendo in un inadempimento di non scarsa importanza (art. 1455 c.c.), con la conseguenza che incorre nel vizio di ultrapetizione il giudice del merito che, richiesto di una pronunzia di risoluzione contrattuale a norma degli artt. 1453 e 1454 c.c., accolga invece una domanda di risoluzione di diritto per avvenuta scadenza del termine essenziale (ex art. 1457 c.c.) non ritualmente proposta, trattandosi di ipotesi legislative nettamente distinte per requisiti formali e sostanziali.
Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Ordinanza n. 10682 del 20/04/2023 (Rv. 667793 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1453, Cod_Civ_art_1454, Cod_Civ_art_1455, Cod_Civ_art_1457, Cod_Proc_Civ_art_099, Cod_Proc_Civ_art_112