igiene e sanità pubblica - servizio sanitario nazionale - organizzazione territoriale - unità sanitarie locali - prestazioni - Corte di Cassazione, Sez. L, Sentenza n. 18676 del 04/09/2014
Cure tempestive non ottenibili dal servizio pubblico - Motivi di urgenza - Pericolo di pregiudizi gravi ed irreversibili per la salute - Art. 1 del d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 (nel testo "ratione temporis" vigente) - Applicabilità - Limiti - Fattispecie. Corte di Cassazione, Sez. L, Sentenza n. 18676 del 04/09/2014
In tema di erogazione da parte del SSN di cure tempestive non ottenibili dal servizio pubblico, il relativo diritto, ove siano prospettati motivi di urgenza suscettibili di esporre la salute a pregiudizi gravi ed irreversibili, va accertato sulla base dei presupposti richiesti dalla disciplina dettata in materia sanitaria dall'art. 1 del d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 (nel testo modificato dall'art. 1 del d.lgs. 19 giugno 1999, n. 229, applicabile "ratione temporis"), sicché i benefici conseguibili con la prestazione richiesta devono essere posti a confronto con l'incidenza della pratica terapeutica sulle condizioni di vita del paziente, dovendosi considerare in particolare - in relazione ai limiti temporali del recupero delle capacità funzionali - la compromissione degli interessi di socializzazione della persona derivante dalla durata e gravosità dell'impegno terapeutico. (In applicazione dell'anzidetto principio, la S.C. ha confermato la sentenza di rigetto impugnata, secondo la quale non rilevavano evidenze scientifiche atte a comprovare la validità della terapia Dikul, o R.I.C., e che la stessa non aveva in concreto apportato al ricorrente risultati apprezzabilmente migliori di quelli che avrebbe ottenuto praticando gli ordinari cicli di terapia dispensati dal SSN).
Corte di Cassazione, Sez. L, Sentenza n. 18676 del 04/09/2014