Rapporto di impiego - trattamento economico e di quiescenza - Assegnazione di fatto del funzionario non dirigente ad una posizione dirigenziale - Espletamento di mansioni superiori - Configurabilità.
In materia di pubblico impiego contrattualizzato, l'assegnazione di fatto del funzionario non dirigente ad una posizione dirigenziale, prevista dall'atto aziendale e dal provvedimento di graduazione delle funzioni, costituisce espletamento di mansioni superiori, rilevante ai fini e per gli effetti previsti dall'art. 52 del d.lgs. n. 165 del 2001, la cui applicazione non è impedita dal mancato espletamento della procedura concorsuale, dall'assenza di un atto formale e dalla mancanza della previa fissazione degli obiettivi, che assume rilievo, eventualmente, per escludere il diritto a percepire anche la retribuzione di risultato.
Corte di Cassazione, Sez. L, Ordinanza n. 2695 del 29/01/2024 (Rv. 669866-01)