Capacità processuale - rappresentanza del procuratore e dell'institore - Legittimazione processuale - Rappresentanza volontaria - Corte di Cassazione, Sez. 5 - , Sentenza n. 5925 del 28/02/2019
Procedimento civile - capacità processuale - rappresentanza del procuratore e dell'institore - Legittimazione processuale - Rappresentanza volontaria - Prova - Necessità - Procura speciale - Produzione in ogni stato e grado del giudizio - Fondamento - Limiti - Fattispecie.
Tributi (in generale) - "solve et repete" - contenzioso tributario (disciplina posteriore alla riforma tributaria del 1972) - procedimento - disposizioni comuni ai vari gradi del procedimento - rappresentanza e difesa del contribuente - in genere.
In tema di legittimazione processuale, il conferimento di procura speciale al rappresentante volontario, attenendo alla verifica della regolare costituzione del rapporto processuale, che deve essere effettuata dal giudice anche d'ufficio, può essere provato, mediante documenti che dimostrino la sussistenza del potere di rappresentanza sostanziale, in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello di legittimità, con il solo limite del giudicato interno sulla questione. (Nella specie, in applicazione del principio, la S.C. ha annullato la decisione impugnata in quanto, sebbene la contribuente avesse prodotto la procura speciale con mandato alle liti ai difensori nel giudizio di appello a seguito dell'eccezione dell'Agenzia delle entrate, aveva ugualmente dichiarato inammissibile il ricorso introduttivo del processo di primo grado, perché proposto "in assenza di valida procura" al rappresentante volontario della società).
Corte di Cassazione, Sez. 5 - , Sentenza n. 5925 del 28/02/2019
Cod_Proc_Civ_art_075, Cod_Proc_Civ_art_077, Cod_Proc_Civ_art_372