Recupero delle spese di conservazione e custodia di beni sottoposti a sequestro penale - Cass. Sent. 16850/2019
Procedimento civile - ausiliari del giudice - liquidazione del compenso - Cose sequestrate nell'ambito di procedimento penale - Provvedimento di restituzione - Spese relative al periodo successivo ai trenta giorni seguenti alla comunicazione del provvedimento all'interessato e al custode - Addebito all'erario - Esclusione - Addebito all'interessato - Sussistenza - Ragioni della previsione di comunicazione al custode introdotta dall'art. 150 del d.p.r. n. 115 del 2002.
In tema di recupero delle spese di conservazione e custodia di beni sottoposti a sequestro penale, dopo la scadenza del termine di trenta giorni dalla comunicazione del provvedimento di dissequestro e di restituzione del bene all'avente diritto, il carattere pubblico della funzione del custode e il connesso onere di anticipazione delle spese di conservazione e custodia a carico dello Stato vengono meno, sicché le relative spese sono a carico dell'avente diritto alla restituzione. Ai fini della cessazione del rapporto pubblicistico, infatti, non è necessaria la comunicazione al custode del provvedimento di restituzione, in quanto la funzione di tale adempimento, introdotto dall'art. 150 del d.P.R. n. 115 del 2002 (anche nella formulazione successiva alle modifiche introdotte dalla l. n. 168 del 2005), è solo quella di consentire al custode di attivarsi efficacemente nei confronti dell'avente diritto che non abbia provveduto al tempestivo ritiro del bene.
Corte di Cassazione Sez. 2 - , Sentenza n. 16850 del 24/06/2019 (Rv. 654552 - 01)