Risarcimento del danno derivante dalla circolazione dei veicoli a motore - Dichiarazioni confessorie del conducente non proprietario - Valore - Nei confronti dell'assicuratore e del proprietario del veicolo - Libero apprezzamento del giudice - Nei confronti del conducente confidente medesimo - Piena prova - Fondamento. Corte di Cassazione Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 24187 del 13/11/2014
In tema di risarcimento del danno derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, la confessione proveniente da un soggetto litisconsorte facoltativo, qual è il conducente danneggiante non proprietario del veicolo, rispetto all'assicuratore ed al proprietario dello stesso, é liberamente apprezzabile dal giudice nei riguardi di costoro in applicazione dell'art. 2733, terzo comma, cod. civ., mentre ha valore di piena prova nei confronti del medesimo confidente, come previsto dall'art. 2733, secondo comma, cod. civ.
Corte di Cassazione Sez. 6 - 3, Ordinanza n. 24187 del 13/11/2014