Decisione fondata su una prima ragione pregiudiziale - Enunciazione di altra ragione - Qualificazione in termini di "obiter dictum" - Esclusione - Distinte "rationes decidendi" - Sussistenza - Conseguenze - Onere d'impugnazione di entrambe.
Il giudice, decidendo su una questione che, benché logicamente pregiudiziale sulle altre, attiene al merito della causa (nella specie, la dedotta invalidità della notifica dell'atto impositivo impugnato), a differenza di quanto avviene qualora dichiari l'inammissibilità della domanda o il suo difetto di giurisdizione o competenza, non si priva della "potestas iudicandi" in relazione alle ulteriori questioni di merito, sicché ove si pronunci anche su di esse, le relative decisioni non configurano "obiter dicta", ma ulteriori "rationes decidendi", che la parte ha l'interesse e l'onere d'impugnare, in quanto da sole idonee a sostenere il "decisum".
Corte di Cassazione Sez. 5, Sentenza n. 7838 del 17/04/2015