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Comune - contratti - formazione - stipulazione – Cass. n. 621/2007

Procedura espropriativa - Cessione volontaria dell'immobile espropriando - Forma scritta - Necessità - Prova - Riconoscimento di debito - Esclusione.

Il negozio di cessione volontaria, concluso da un'amministrazione comunale nell'ambito di un procedimento espropriativo, si deve ritenere soggetto, al pari di ogni contratto stipulato dalle pubbliche amministrazioni, all'osservanza di tutti gli adempimenti richiesti dall'evidenza pubblica, primo fra tutti il requisito della forma scritta "ad substantiam", che ne costituisce elemento essenziale avente funzione costitutiva e non dichiarativa, conseguendone che la prova dell'esistenza e del contenuto di tale negozio, specie per quanto attiene all'obbligazione di pagare il prezzo, da parte dell'amministrazione, non può essere fornita attraverso la confessione o il riconoscimento di debito.

Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 621 del 15/01/2007

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cassazione

621

2007