Espropriazione per pubblico interesse (o utilità) - Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 11258 del 31/05/2016
Occupazione illegittima - Emanazione di provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42 bis del d.P.R. n. 327 del 2001 - Effetti sulle domande restitutorie e risarcitorie proposte dal privato - Improcedibilità delle stesse - Limiti - Fondamento.
In materia di espropriazione per pubblica utilità, l'emanazione, da parte della P.A., di un provvedimento di acquisizione sanante, ex art. 42 bis del d.P.R. n. 327 del 2001, delle aree oggetto di occupazione illegittima determina l'improcedibilità delle domande di restituzione e di risarcimento del danno proposte in relazione ad esse, salva la formazione del giudicato non solo sul diritto del privato alla restituzione del bene, ma anche sulla illiceità del comportamento della P.A. e sul conseguente diritto del primo al risarcimento del danno. Invero, il provvedimento ex art. 42 bis è volto a ripristinare (con effetto "ex nunc") la legalità amministrativa violata - costituendo, pertanto, una "extrema ratio" per la soddisfazione di attuali ed eccezionali ragioni di interesse pubblico e non già il rimedio rispetto ad un illecito -, sicché è necessario che venga adottato tempestivamente e, comunque, prima che si formi un giudicato anche solo sull'acquisizione del bene o sul risarcimento del danno, venendo altrimenti meno il potere attribuito dalla norma all'Amministrazione.
Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 11258 del 31/05/2016