Attitudine al lavoro proficuo quale potenziale capacità di guadagno – Cass. n. 24049/2021
Famiglia - matrimonio - separazione personale dei coniugi - effetti - assegno di mantenimento - Separazione dei coniugi - Diritto al mantenimento - Attitudine al lavoro proficuo quale potenziale capacità di guadagno - Valutabilità - Presupposti - Limite dell'effettiva possibilità di svolgimento - Fattispecie.
In tema di separazione personale dei coniugi, l'attitudine al lavoro proficuo dei medesimi, quale potenziale capacità di guadagno, costituisce elemento valutabile ai fini della determinazione della misura dell'assegno di mantenimento da parte del giudice, dovendosi verificare la effettiva possibilità di svolgimento di un'attività lavorativa retribuita, in considerazione di ogni concreto fattore individuale ed ambientale, senza limitare l'accertamento al solo mancato svolgimento di un 'attività lavorativa e con esclusione di mere valutazioni astratte e ipotetiche. (In applicazione di tale principio, la S.C. ha cassato la sentenza del giudice di merito, il quale si era limitato a rilevare che la moglie, richiedente l'assegno, non svolgeva attività lavorativa, senza però valutare se l'istante avesse la concreta possibilità di intraprendere un'attività lavorativa retribuita, tenendo anche conto che risultava gravata da oneri di assistenza di una figlia portatrice di handicap).
Corte di Cassazione, Sez. 1 -, Ordinanza n. 24049 del 06/09/2021 (Rv. 662389 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_0156