Risarcimento dei danni da diffamazione - Fatto del dipendente ritenuto contrario alla deontologia - Esposto all'Autorità amministrativa - Utilizzo di espressioni oggettivamente aspre - Danni da diffamazione - Esclusione - Ragioni.
La presentazione di un esposto con il quale si chieda l'intervento dell'Autorità amministrativa su un fatto del dipendente ritenuto contrario alla deontologia, anche se contenente espressioni aspre o polemiche, non configura il delitto di diffamazione perchè nel bilanciamento tra due beni costituzionalmente protetti, quali il diritto di critica e quello della dignità personale, occorre dare la prevalenza alla libertà di parola, senza la quale la dialettica democratica non potrebbe realizzarsi.
Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 6540 del 05/04/2016