Atti o comportamenti del lavoratore configurabili come rinuncia all'azione o come acquiescenza al recesso - Accertamento del giudice del merito - Incensurabilità in cassazione - Limiti.
L'accertamento del giudice del merito in ordine all'inesistenza di atti o comportamenti del lavoratore configurabili come rinuncia all'azione diretta alla declaratoria dell'illegittimità del licenziamento o come acquiescenza alla situazione determinatasi con il recesso, e tali perciò da escludere l'interesse ad agire con l'azione predetta, è incensurabile in sede di legittimità, se sorretto da adeguata motivazione.
Corte di Cassazione, Sez. L, Sentenza n. 6484 del 09/07/1994