Morte di uno dei soci - diritto del socio superstite alla propria quota di beni sociali - accettazione, da parte dell'erede del socio defunto, dell'eredità con beneficio di inventario - erronea inclusione nell'eredita’ della predetta quota - conseguente totale assorbimento del relictum dall'imposta di successione - diritto del superstite alla quota - persistenza.*
Nel caso di scioglimento di una società di fatto per morte di uno dei soci, il diritto del socio superstite di conseguire la propria quota di beni sociali, dall'erede del socio defunto, non viene meno per il fatto che quest'ultimo, accettando l'eredità con beneficio d'inventario, abbia visto assorbire l'intero ricavato del relictum dall'imposta di successione per avere erroneamente conglobato nell'eredità a lui devoluta la predetta quota.*
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 3665 del 06/06/1980