tributi erariali diretti - accertamento delle imposte sui redditi (tributi posteriori alla riforma del 1972) - accertamenti e controlli - poteri degli uffici delle imposte - Corte di Cassazione, Sez. 5, Sentenza n. 20060 del
Accertamento in rettifica ex art. 39, primo comma, lett. d, del d. P.R. n. 600 del 1973 - Gravi incongruenze tra i ricavi dichiarati e i ricavi desumibili dalle caratteristiche e dalle condizioni dell'attività - Ammissibilità - Conformità dei ricavi dichiarati agli studi di settore - Irrilevanza - Fondamento. Corte di Cassazione, Sez. 5, Sentenza n. 20060 del 24/09/2014
Gli studi di settore costituiscono, come si evince dall'art. 62 sexies del d.l. 30 agosto 1993, n. 331, convertito in legge 29 ottobre 1993, n. 427, solo uno degli strumenti utilizzabili dall'Amministrazione finanziaria per accertare in via induttiva, pur in presenza di una contabilità formalmente regolare, ma intrinsecamente inattendibile, il reddito reale del contribuente: tale accertamento, infatti, può essere presuntivamente condotto anche sulla base del riscontro di gravi incongruenze tra i ricavi, i compensi ed i corrispettivi dichiarati e quelli fondatamente desumibili dalle caratteristiche e dalle condizioni di esercizio della specifica attività svolta, a prescindere, quindi, dalle risultanze degli specifici studi di settore e dalla conformità alle stesse dei ricavi aziendali dichiarati.
Corte di Cassazione, Sez. 5, Sentenza n. 20060 del 24/09/2014