Tributi locali (comunali, provinciali, regionali) - tassa raccolta di rifiuti solidi urbani interni – Corte di Cassazione Sez. 5, Sentenza n. 16235 del 31/07/2015
Superficie tassabile - Determinazione - Aree di formazione di rifiuti speciali - Intassabilità - Delimitazione - Onere della prova - Spettanza al contribuente - Fondamento. Corte di Cassazione Sez. 5, Sentenza n. 16235 del 31/07/2015
In tema di tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e con riguardo all'art. 62, comma 3, del d.lgs. n. 507 del 1993, in virtù del quale "nella determinazione della superficie tassabile non si tiene conto di quella parte di essa ove per specifiche caratteristiche strutturali e per destinazione si formano, di regola, rifiuti speciali", l'impresa contribuente ha l'onere di fornire all'amministrazione comunale i dati relativi all'esistenza ed alla delimitazione delle aree che non concorrono alla quantificazione della complessiva superficie imponibile, atteso che, pur operando anche nella materia in esame, per quanto riguarda il presupposto dell'occupazione di aree nel territorio comunale, il principio secondo cui spetta all'amministrazione l'onere della prova dei fatti costitutivi dell'obbligazione tributaria, per quanto attiene alla quantificazione della tassa è posto a carico dell'interessato (oltre all'obbligo della denuncia ex art. 70 del citato d.lgs. n. 507 del 1993) un onere d'informazione, al fine di ottenere l'esclusione di alcune aree dalla superficie tassabile, che integra un'eccezione alla regola generale secondo cui al pagamento del tributo sono astrattamente tenuti tutti coloro che occupano o detengono immobili nel territorio comunale.
Corte di Cassazione Sez. 5, Sentenza n. 16235 del 31/07/2015