Invito al pagamento del contributo unificato non versato – Cass. n. 40233/2021
Tributi (in generale) - "solve et repete" - contenzioso tributario (disciplina posteriore alla riforma tributaria del 1972) - Procedimento civile - costituzione delle parti (deposito in cancelleria di atti e spese - prelievi) - in genere - Invito al pagamento ex art. 248 d.P.R. n. 115 del 2002 - Impugnazione facoltativa - Esclusione - Onere d'impugnazione - Fondamento.
L'invito al pagamento del contributo unificato non versato ex art. 248 d.P.R. n. 115 del 2002 è l'unico atto liquidatorio, previsto dalla legge, dell'imposta prenotata a debito, con cui viene comunicata al contribuente una pretesa tributaria ormai definita, sicché, a prescindere dalla denominazione, va qualificato come avviso di accertamento o di liquidazione, la cui impugnazione non è facoltativa, ma necessaria ex art. 19 d.lgs. n. 546 del 1992, pena la cristallizzazione dell'obbligazione, che non può più essere contestata nel successivo giudizio avente ad oggetto la cartella di pagamento.
Corte di Cassazione, Sez. 6 - 5, Ordinanza n. 40233 del 15/12/2021 (Rv. 663238 - 01)