risarcimento del danno - concorso del fatto colposo del creditore o del danneggiato - Corte di Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 22514 del 23/10/2014
Danni riflessi patiti da terzi - Applicazione della riduzione del risarcimento in misura proporzionale alla colpa del danneggiato primario - Sussistenza - Fattispecie in tema di danno "iure proprio" fatto valere dai genitori di un minore corresponsabile di incidente stradale. Corte di Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 22514 del 23/10/2014
Il principio di cui all'art. 1227 cod. civ. (riferibile anche alla materia del danno extracontrattuale per l'espresso richiamo contenuto nell'art. 2056 del codice) della riduzione proporzionale del danno in ragione dell'entità percentuale dell'efficienza causale del soggetto danneggiato si applica non solo nei confronti del danneggiato, che reclama il risarcimento del pregiudizio direttamente patito e al cui verificarsi ha contribuito la sua condotta, ma anche nei confronti dei congiunti che, in relazione agli effetti riflessi che l'evento di danno subito proietta su di essi, agiscono per ottenere il risarcimento dei danni subiti "iure proprio". (Nella specie, a seguito di un incidente stradale in cui la minorenne danneggiata aveva concorso a cagionare il danno, la S.C. ha confermato la sentenza di merito che aveva ridotto, in proporzione alla colpa della ragazza, anche il risarcimento spettante ai genitori a titolo di danno da lesione del rapporto familiare e di danno morale, pervenendo a tale conclusione non solo in applicazione dell'art. 2048 c.c., e dunque del principio per cui del fatto illecito del minore erano tenuti a rispondere i genitori, ma anche dell'art. 1227, primo comma, cod. civ.).
Corte di Cassazione, Sez. 3, Sentenza n. 22514 del 23/10/2014
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_1227, Cod_Civ_art_2048, Cod_Civ_art_2056
Massime precedenti Conformi: N. 2704 del 2005