Stato di coma - Risarcimento del danno morale - Sussistenza - Fattispecie.
Sussiste il diritto al risarcimento del danno morale in capo al lavoratore, che sia in istato di coma in seguito ad infortunio, dovendo esso configurarsi non soltanto come riparazione delle sofferenze psichiche, ma anche della lesione alla dignità personale, particolarmente evidente quando, come nella specie, un padre di famiglia venga ridotto allo stato vegetativo e così perda ogni legame con la vita, compresi i vincoli effettivi nell'ambito della comunità familiare, tutelata dagli artt. 2, 29 e 30 Cost., dal momento che sarebbe iniquo riconoscere il diritto soggettivo al risarcimento di un danno non patrimoniale diverso dal pregiudizio alla salute e consistente in sofferenze morali, e negarlo quando queste sofferenze non siano neppure possibili a causa dello stato di non lucidità del danneggiato.
Corte di Cassazione Sez. L, Sentenza n.1716 del 07/02/2012