Domanda di conversione – Cass. n. 15027/2022
Risarcimento del danno - risarcimento in forma specifica - procedimento civile - domanda giudiziale - nuova domanda - Pubblico impiego privatizzato - Contratti a termine - Domanda di conversione - Tutela in forma specifica - Impossibilità giuridica - Tutela per equivalente - Ammissibilità - Conseguenze.
In tema di impiego pubblico privatizzato, qualora sia stata chiesta la conversione o trasformazione a tempo indeterminato dei rapporti a termine nulli per violazione delle regole che ne condizionano la legittimità, il giudice, a fronte della giuridica impossibilità di una tutela in forma specifica avverso l'illecito perpetrato, deve pronunciare sulla tutela per equivalente, secondo il regime del c.d. danno eurounitario; ne consegue che la parte può far valere la mancata pronuncia sulla domanda di risarcimento come motivo di illegittimità in sede di impugnazione e che, la stessa, in quanto "minus" o "surrogato legale" della tutela in forma specifica, non costituisce domanda nuova se proposta per la prima volta in appello.
Corte di Cassazione, Sez. L - , Ordinanza n. 15027 del 11/05/2022 (Rv. 664697 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_2043, Cod_Civ_art_2058, Cod_Proc_Civ_art_112