Minaccia di azioni alla controparte e favor rei - Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 13 dicembre 2018, n. 171
Il nuovo codice deontologico forense prevede, per la minaccia di azioni alla controparte (art. 65 cdf), la sanzione della censura, inferiore a quella della sospensione dall’esercizio della professione già prevista, per la medesima condotta, dal regime previgente, sicché, trattandosi di disciplina più favorevole per l’incolpato, quella sanzione è applicabile, giusta il criterio del favor rei desumibile dall’art. 65, comma 5, L. n. 247/2012, anche nei procedimenti disciplinari in corso al momento della sua entrata in vigore per fatti ad essa anteriori.
Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 13 dicembre 2018, n. 171
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