Consiglio Nazionale Forense (pres. Melogli Gabriele, rel. Brienza Giampaolo), sentenza n. 86 del 30 Aprile 2021
In tema di sospensione cautelare, a differenza delle misure cautelari limitative della libertà personale assunte a seguito di indagini per loro natura coperte da segreto e caratterizzate dalla presenza di gravi indizi di colpevolezza sovente disvelate all’esterno da notizie di stampa o diffuse sui media, nel caso di condanna penale pronunciata a seguito di giudizio dibattimentale la pubblicità della udienza evidenzia un potenziale diffusivo della notizia, con significative ricadute ai danni del decoro e della dignità dell’Avvocatura e conseguente imprescindibile necessità di tutela della collettività che l’istituto della sospensione cautelare è appunto destinato a garantire.
Consiglio Nazionale Forense (pres. Melogli Gabriele, rel. Brienza Giampaolo), sentenza n. 86 del 30 Aprile 2021