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digitalizzazione della giustizia

- Le direttrici fondamentali dell’intervento legislativo 1) proroga della magistratura onoraria; 2) norme straordinarie per la copertura dei posti vacanti negli uffici giudiziari meno richiesti dai magistrati; 3) completamento della digitalizzazione della giustizia. Decreto-legge approvato all’esito del Consiglio dei Ministri del 17 dicembre 2009

Le direttrici fondamentali dell’intervento legislativo 1) proroga della magistratura onoraria; 2) norme straordinarie per la copertura dei posti vacanti negli uffici giudiziari meno richiesti dai magistrati; 3) completamento della digitalizzazione della giustizia. Decreto-legge approvato all’esito del Consiglio dei Ministri del 17 dicembre 2009

dal sito del Ministero della Giustizia

Decreto-legge approvato all’esito del Consiglio dei Ministri del 17 dicembre 2009

Decreto-legge recante interventi urgenti per la funzionalità del sistema giudiziario

Le direttrici fondamentali dell’intervento legislativo
1) proroga della magistratura onoraria;
2) norme straordinarie per la copertura dei posti vacanti negli uffici giudiziari meno richiesti dai magistrati;
3) completamento della digitalizzazione della giustizia.

1 –la magistratura onoraria
Il Consiglio dei Ministri ha iniziato l’esame del disegno di legge di riforma organica della magistratura onoraria predisposto dal Ministero della Giustizia.
Si tratta di un intervento normativo atteso da decenni, riguardante circa tremila magistrati onorari, che con ammirevole impegno e abnegazione contribuiscono in modo determinante al funzionamento della giustizia in Italia.
In attesa dell’approvazione della riforma i magistrati onorari la cui nomina scadrebbe il 31-12-2009 vengono prorogati fino alla data del 31-12-2010.

2 –la copertura delle sedi scoperte per carenza di richieste di trasferimento
Numerosi uffici giudiziari, soprattutto del sud di Italia,si trovano in condizione di non poter operare per la grave carenza di magistrati.
Questa situazione è stata determinata dal fatto che i magistrati assegnati a quegli uffici chiedono, come è loro diritto, di essere trasferiti in sedi più ambite ma non vengono avvicendati da altri colleghi, per assenza di aspiranti volontari.
Il Governo intende varare a breve una proposta di modifica dell’ordinamento giudiziario per risolvere in modo definitivo il problema delle scoperture negli uffici giudiziari meno richiesti dai magistrati.
In attesa di tale riforma viene previsto, fino al 31 dicembre 2014, il potere del C.S.M. di trasferire d’ufficio magistrati da altri uffici vicini.
Viene introdotta per i magistrati, in via eccezionale e temporanea, una norma già vigente per altre importanti categorie di pubblici dipendenti dediti all’espletamento di servizi pubblici essenziali.
Il trasferimento d’ufficio avviene in base a criteri certi e predeterminati, ed è bilanciato dal riconoscimento di importanti benefici economici e dalla possibilità di fare, comunque, rientro nella sede di provenienza dopo quattro anni di servizio nella sede disagiata.


3) completamento della digitalizzazione della giustizia.

RESA OBBLIGATORIA LA PEC NEL PROCESSO PENALE
le comunicazioni tramite posta elettronica vengono rese obbligatorie anche per il processo penale, con l’eccezione delle sole comunicazioni rivolte all’indagato o all’imputato, per una maggiore garanzia;
il ricorso alla posta elettronica certificata, ormai resa obbligatoria per tutti i professionisti, consente di raggiungere, in tempo reale, la certezza della notifica di ogni atto del processo, eliminando le lungaggini del processo cartaceo e le incertezze determinate dalla notifica effettuata con gli strumenti ordinari;
la Posta Elettronica Certificata si rivela la chiave di volta del sistema di comunicazioni dei cittadini con la pubblica amministrazione, e modernizza anche l’amministrazione giudiziaria portandola nell’era dell’Information Technology;
•le comunicazioni via email verranno rese obbligatorie a seguito della verifica della funzionalità dei singoli uffici giudiziari, effettuata dal Ministero della Giustizia, con il coinvolgimento dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati interessati e dell’Avvocatura dello Stato.

COMPLETATO IL QUADRO NORMATIVO DEL PROCESSO TELEMATICO
•entro 60 giorni dalla conversione del decreto-legge sarà completato il quadro normativo, con l’adozione di nuovi regolamenti per il processo telematico sia nel settore civile che in quello penale;
•con l’adozione dei regolamenti previsti dal decreto-legge viene completata l’adozione dell’informatica per tutti i passaggi processuali;
•attraverso il processo telematico le parti potranno trasmettere i loro atti e verificare lo stato delle procedure in tempo reale, on line, e verrà così, garantita una maggiore facilità di accesso, da parte degli operatori del mondo della giustizia, ai dati processuali di loro pertinenza;

•viene assicurata maggiore trasparenza dell’attività giudiziaria;
•viene decongestionata l’attività degli operatori amministrativi, che vengono sgravati dagli onerosi compiti informativi che oggi svolgono.

UNA FORTE SPINTA PER L’ELIMINAZIONE DELLA CARTA
•viene fortemente incentivato l’impiego delle nuove tecnologie per ridurre l’uso del supporto cartaceo per il rilascio delle copie;
•l’attuale normativa è particolarmente penalizzante per chi richiede le copie in formato digitale in quanto il costo delle copie ancorato al tipo di supporto e non sono previsti i supporti dell’ultima generazione;
•con la nuova normativa le copie su supporto digitale diventeranno meno costose di quelle cartacee ed il maggior ricavato verrà impiegato direttamente per il potenziamento delle infrastrutture informatiche.

LA NOTIFICA PER POSTA ELETTRONICA DEGLI ATTI CARTACEI
•viene introdotta la possibilità di notificare per posta elettronica anche atti cartacei da parte degli ufficiali giudiziari;
•viene introdotta una nuova norma nel codice di procedura civile,per consentire una nuova importante modalità di notifica degli atti processuali mediante la posta elettronica certificata;
•L’ufficiale giudiziario, anche se l’atto da notificare è cartaceo, potrà digitalizzarlo tramite scanner, firmarlo digitalmente e notificarlo tramite posta elettronica certificata;
•in tal modo si avrà una enorme riduzione dei tempi processuali, grazie al completamento della notifica in tempo reale, ed una maggiore certezza del procedimento di notifica, rispetto a quello oggi attuato mediante la posta ordinaria.

NUOVI MEZZI DIPAGAMENTO NEL PROCESSO
•la nuova normativa introduce la possibilità di utilizzare introdotti i mezzi di pagamento moderni per il pagamento di tutte le somme dovute nel processo;
•attraverso le nuove norme sarà possibile pagare con carta di credito, bancomat o bonifico via internet le somme e poter effettuare tutte le operazioni dallo studio del professionista, senza accedere agli uffici giudiziari;
•si realizzano contemporaneamente una più efficiente gestione delle procedure di riscossione ed uno sgravio di lavoro degli operatori amministrativi.