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Difesa di ufficio di imputato irreperibile – Cass. n. 4759/2022

Avvocato e procuratore - onorari - prestazioni professionali - giudiziali penali - Processo penale - Difesa di ufficio di imputato irreperibile - Liquidazione del compenso del difensore pari all'importo medio della tariffa ex d.m. n. 55 del 2014 ratione valoris, diminuito della metà ex art. 12 del citato d.m. e dell'ulteriore riduzione ex art. 106 bis del d.P.R. n. 115 del 2002 - Violazione dell'inderogabilità dei minimi della tariffa - Esclusione – Fondamento - patrocinio statale - ammissione - effetti - liquidazione da parte del giudice.

 

In tema di patrocinio a spese dello Stato, il difensore di ufficio dell'imputato irreperibile ha diritto ad un compenso che non deve essere superiore ai valori medi delle tariffe professionali vigenti, potendo quindi applicarsi il valore della tariffa in vigore e riducendolo del 50% corrispondente, cui aggiungere l'ulteriore decurtazione di cui all'art. 106-bis del d.P.R. n. 115 del 2002: siffatta modalità di liquidazione non costituisce violazione del minimo tariffario, da un lato in quanto si tratta di disposizione speciale, applicabile soltanto alle liquidazioni del compenso previsto per il difensore di ufficio dell'imputato irreperibile, e dall'altro lato in quanto, per detta specifica ipotesi, si ravvisano le medesime esigenze di contemperamento tra la tutela dell'interesse generale alla difesa del non abbiente ed il diritto dell'avvocato ad un compenso equo.

Corte di Cassazione, Sez. 6 - 2, Ordinanza n. 4759 del 14/02/2022 (Rv. 663971 - 01)

 

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Cassazione

4759

2022