Corte di Cassazione, Sez. U, Ordinanza n. 11826 del 16/05/2013
Le questioni concernenti l'interpretazione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo esulano dalle attribuzioni giurisdizionali del giudice nazionale, spettando l'attività di interpretazione di tali decisioni, in forza degli artt. 32 e 46 della Convenzione, nonché dell'art. 79 del Regolamento della Corte, in via esclusiva e definitiva alla stessa Corte; ne consegue che il giudice nazionale, se ha il dovere, nell'ambito della cognizione del singolo caso, di applicare i principi enunciati dalla Corte europea sulla base della Convenzione e dei relativi Protocolli, non ha invece giurisdizione al fine di stabilire se sia stata esattamente adempiuta dallo Stato italiano una specifica sentenza della Corte di Strasburgo, involgendo tale profilo necessariamente l'interpretazione del singolo "dictum".