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8.01 Stragiudiziale

Stragiudiziale

Stragiudiziale

 

L'attività stragiudiziale

  L'art. 3  fissa le modalità per la determinazione del compenso relativo all'attività stragiudiziale da parte dell'organo giurisdizionale.

   La liquidazione deve essere fatta tenendo conto dei seguenti fattori: - il valore dell'affare; - la natura dell'affare; - il numero e l'importanza delle questioni trattate;  - il pregio dell'opera prestata; - i risultati e i vantaggi anche non economici conseguiti dal cliente; - l'eventuale urgenza della prestazione; - le ore complessive impiegate; - la conciliazione effettuata.

  Detti principi riproducono quanto già previsto nei precedenti D.M. sulle tariffe forensi.

 

Il comma 2 di detto articolo inserisce due ulteriori elementi da considerare nella fase di liquidazione:
- le ore complessive impiegate;
- la eventuale conciliazione dell'affare.

   Con riferimento all'attività oraria, il regolamento precisa che: "le ore possono essere quantificate tenendo conto del valore di mercato attribuito a questo parametro"
   Il regolamento prevede poi un incentivo nella ipotesi di conciliazione fatta delle parti fissando un aumento del compenso del 40%.

 

La relazione ministeriale precisa

“10 L’attività stragiudiziale si prevede sia liquidata tenendo conto del valore e della natura dell’affare, del numero e dell’importanza delle questioni trattate, del pregio dell’opera prestata, dei risultati e dei vantaggi, anche non economici, conseguiti dal cliente, dell’eventuale urgenza della prestazione. Si tiene altresì conto delle ore complessive impiegate per la prestazione, valutate anche secondo il valore di mercato attribuito alle stesse.

Non si è previsto alcun parametro a vacazione, eccessivamente rigido (anche quando meramente orientativo) rispetto alla complessa varietà dell’attività stragiudiziale, strettamente connessa alle dinamiche di mercato.

Si stabilisce che quando l’affare si conclude con una conciliazione, il compenso è aumentato (sempre senza vincoli insuperabili, e cioè di regola) sino al 40 per cento rispetto a quello liquidabile in base ai parametri altrimenti rilevanti per l’attività stragiudiziale.

Viene cioè valorizzata la componente non conflittuale dell’attività forense, di supporto a una giurisdizione intesa quale extrema ratio, rispetto a quella amichevole, per la soluzione delle controversie, in attuazione del principio costituzionale di proporzionalità nell’uso della risorsa giudiziaria a sua volta direttamente connesso con quello del giusto processo e della ragionevole durata collettiva della complessiva dinamica giudiziaria.”

 

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