Comunità europea - direttive - efficacia – Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 10813 del 17/05/2011
Omessa o inesatta trasposizione di direttiva comunitaria - Violazione degli obblighi del Trattato - Sussistenza - Sentenza della Corte di giustizia 14 marzo 2009 (Danske Slagterier) che chiarisce la precedente sentenza 25 luglio 1991 (Emmot) - Azione di risarcimento nei confronti dello Stato - Inizio del decorso della prescrizione - Verificarsi dei primi effetti lesivi - Criteri - Data anteriore a quella di corretta trasposizione - Rilevanza - Condizioni.
L'omessa o inesatta attuazione di una direttiva comunitaria deve configurarsi come violazione, da parte dello Stato membro, degli obblighi derivanti dal Trattato dell'Unione europea e, quindi, come condotta illecita, fonte di obbligazione risarcitoria. Tuttavia, anche alla luce della giurisprudenza della Corte di giustizia dell'Unione europea - e, in particolare, della sentenza della Grande Sezione 14 marzo 2009, in causa C-445/06, Danske Slagterier, che ha rivisto e precisato i principi affermati nella sentenza 25 luglio 1991, in causa C-208/90, Emmot - il termine di prescrizione di un'azione di risarcimento nei confronti dello Stato, conseguente alla carente trasposizione di una direttiva, comincia a decorrere dalla data in cui i primi effetti lesivi di detta scorretta trasposizione si siano verificati e ne siano prevedibili altri. Detta data può anche essere antecedente alla corretta trasposizione della direttiva stessa, a condizione che il danno per gli aventi diritto si sia verificato, anche solo in parte, anteriormente alla trasposizione stessa.
Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 10813 del 17/05/2011