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Disciplina antidiscriminatoria per ragioni di sesso nell'accesso a beni e servizi – Cass. n. 7415/2022

Convenzione europea dei diritti dell'uomo e delle liberta' fondamentali - principio della non discriminazione - cause di discriminazione - sesso - Disciplina contro le discriminazioni - Discriminazione basata sul sesso - Discriminazione di persona "transgender" - Applicabilità - Ragioni.

 

La disciplina antidiscriminatoria per ragioni di sesso nell'accesso a beni e servizi (tra i quali la conclusione di un contratto di locazione), contenuta nella Direttiva 2004/113/CE ed attuata nel nostro ordinamento con il D.Lgs. 196 del 2007, deve intendersi estesa all'ipotesi in cui la persona che denuncia la discriminazione sia persona «transgender», in quanto l'identità di genere è compresa in quella di sesso. Ne consegue che la sfera di applicazione della Direttiva non può essere ridotta soltanto alle discriminazioni derivanti dall'appartenenza all'uno o all'altro sesso, dovendo trovare applicazione anche in presenza di discriminazioni che hanno origine nel mutamento del sesso dell'interessato.

Corte di Cassazione, Sez. 1 - , Ordinanza n. 7415 del 07/03/2022 (Rv. 664313 - 01)

 

Corte

Cassazione

7415

2022