Canone di concessione d'uso di struttura comunale
Giurisdizione civile - giurisdizione ordinaria e amministrativa - autorizzazioni e concessioni - Canone di concessione d'uso di struttura comunale - Controversia su "an" e "quantum" - Giurisdizione del giudice ordinario - Sussistenza - Fondamento - Fattispecie. CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. U, SENTENZA N. 21597 DEL 04/09/2018
In materia di concessioni amministrative di beni pubblici, l'art. 133, comma 1, lett. b), del d.lgs. n. 104 del 2010 (come il previgente art. 5 della l. n. 1034 del 1971, mod. dall'art. 7 della l. n. 205 del 2000), nell'attribuire la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo fa espressamente salve le controversie aventi ad oggetto "indennità, canoni od altri corrispettivi", che restano assoggettate al regime generale, a seconda che involgano diritti soggettivi a contenuto patrimoniale o l'esercizio di poteri discrezionali inerenti alla determinazione dei canoni od alla debenza del rimborso; ne consegue che le controversie sull'"an" e sul "quantum" del canone pattuito convenzionalmente come corrispettivo della concessione d'uso di una struttura comunale (e di eventuali controcrediti della concessionaria pure previsti convenzionalmente) appartengono alla giurisdizione ordinaria, avendo ad oggetto diritti soggettivi a contenuto patrimoniale senza involgere la validità degli atti amministrativi che hanno condotto alla stipula della convenzione. (Nella specie, una squadra di calcio, debitrice dei canoni concessori per l'utilizzo dello stadio comunale, aveva opposto in compensazione alla P.A. le spese sostenute per i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza dell'impianto, il cui rimborso era previsto, sia pure in via forfetaria, nella stipulata convenzione).