Concorso pubblico bandito da un piccolo comune non soggetto al patto di stabilità interno - Cass. n. 12368/2020
Impiego Pubblico - Concorsi In Genere - Concorso pubblico bandito da un piccolo comune non soggetto al patto di stabilità interno (vigente "ratione temporis") - Pretesa azionata dal vincitore illegittimamente non assunto - Afferenza alla fase di gestione del rapporto di lavoro - Conseguente qualificazione in termini di diritto soggettivo - Applicabilità dell'art. 63, comma 2, del d. lgs. n 165 del 2001 - Possibilità per il giudice di condannare la P.A. all'assunzione dell'interessato - Sussistenza.
In tema di lavoro pubblico contrattualizzato, la pretesa azionata dal vincitore di un concorso bandito da un piccolo comune non soggetto al patto di stabilità interno (vigente "ratione temporis"), il quale, pur posizionatosi al primo posto della relativa graduatoria finale, non sia stato assunto in servizio - con contegno ritenuto illegittimo dal giudice del merito, in considerazione dell'assenza di impedimenti dovuti ad impossibilità sopravvenuta o a circostanze indipendenti dalla volontà della P.A. -, non investe provvedimenti discrezionali della P.A. medesima, ma atti negoziali, relativi alla fase della gestione del rapporto di lavoro, cui si correlano diritti soggettivi, e rientra pertanto nel campo di applicazione dell'art. 63, comma 2, del d.lgs. n. 165 del 2001, in virtù del quale al giudice ordinario è consentito adottare una sentenza di condanna della P.A. all'assunzione dell'interessato.
Corte di Cassazione Sez. L - , Ordinanza n. 12368 del 23/06/2020 (Rv. 658334 - 01)