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Connessione con le particolari modalità della prestazione presso le ferrovie – Cass. n. 31119/2021

Impiego pubblico - impiegati e agenti delle ferrovie dello stato - trattamento economico - in genere - Mobilità del personale nell'ambito degli enti pubblici - Diritto alla conservazione del trattamento economico in godimento - Sussistenza - Indennità di esercizio - Spettanza - Limiti - Riferimento necessario all'importo già maturato all'atto del trasferimento - Classi biennali di stipendio - Connessione con le particolari modalità della prestazione presso le ferrovie - Sussistenza - Spettanza - Esclusione - Premio di esercizio non ancora maturato - Spettanza - Esclusione - Fattispecie.

 

In caso di transito di un dipendente delle Ferrovie dello Stato ad un ente pubblico, dapprima sulla base della legislazione sulla mobilità e poi in virtù di definitivo trasferimento, il lavoratore conserva "ad personam" il trattamento economico in atto alla data del trasferimento, ai sensi dell'art. 5, comma 2, del d.P.C.M. n. 325 del 1988; nella determinazione del suo ammontare, tuttavia, occorre considerare che il d.P.C.M. n. 473 del 1992, nel porre a carico delle Ferrovie dello Stato il trattamento economico anche nella fase di mobilità e fino al 30 settembre 1992, prevede che esso comprenda le voci di retribuzione fissa, ma non le classi biennali di stipendio, legate all'acquisizione di una maggiore anzianità e giustificate solo dalle modalità e dai caratteri particolari della prestazione di lavoro presso le Ferrovie, né il premio di esercizio non ancora maturato, non facente parte del trattamento di fatto già in atto al momento del distacco. (In applicazione di tale principio, la S.C. ha confermato la decisione di merito, con cui si era escluso che il lavoratore definitivamente trasferito presso l'ente pubblico potesse pretendere da quest'ultimo l'inclusione nel trattamento "ad personam" delle voci retributive già non spettanti durante il periodo di mobilità).

Corte di Cassazione, Sez. L - , Ordinanza n. 31119 del 02/11/2021 (Rv. 662661 - 01)

 

Corte

Cassazione

31119

2021