Mediazione: si parte il 20 marzo 2011 con lo spezzatino
si parte il 21 marzo 2011 con lo spezzatino - La modifica nel decreto milleproroghe - proroga di un anno al 20 marzo 2012 della mediazione obbligatoria nelle controversie civili e commerciali limitatamente alle cause condominiali e a quelle per incidenti stradali causati dalla circolazione di veicoli e natanti - decreto milleproroghe
L’ARTICOLO DEL MAXI EMENDAMENTO
16 decies. “Il termine di cui all’articolo 24, comma 1, del decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28, è prorogato di dodici mesi, limitatamente alle controversie in materia di condominio e del risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti”
MILLEPROROGHE, LA DENUNCIA DELL’OUA: APPROVATO IN COMMISSIONE AL SENATO UN SECONDO EMENDAMENTO ALLA MEDIACONCILIAZIONE CHE RESTRINGE LO SLITTAMENTO DELL’OBBLIGATORIETÀ DI UN ANNO A DUE SOLE MATERIE
DE TILLA, OUA: “È UN PROCEDIMENTO ILLEGITTIMO, SE NON RETTIFICATO, SARÀ PROTESTA UNITARIA DEGLI AVVOCATI”
«È un colpo di mano, il ministro Alfano ha ceduto ai poteri forti e ad alcuni ambienti ministeriali e con un blitz ha violato le regole del procedimento legislativo, facendo approvare un inammissibile emendamento che smentisce il precedente emendamento approvato nelle Commissioni riunite martedì scorso e che proroga ad un anno l’entrata in vigore dell’obbligatorietà della mediaconciliazione per solo due materie (infortunistica stradale e condominio). Il ministro Alfano così calpesta i diritti dei cittadini e si schiera contro l’avvocatura. La protesta unitaria degli avvocati sarà decisa». Questa la dura reazione di Maurizio de Tilla, presidente dell’organismo di rappresentanza politica degli avvocati, Oua, che ha anche annunciato l’invio di una lettera a tutte le istituzioni e associazioni forensi.
«Dobbiamo manifestare uniti la nostra contrarietà –continua - con l’invio al Ministro di mozioni e ordini del giorno di tutti gli Ordini e le Associazioni, con la tenuta di assemblee territoriali e nazionali, ed astensione dalle udienze. È in atto un evidente tentativo teso a rottamare la giustizia civile con l’ obbligatorietà della mediaconciliazione e con l’introduzione nel sistema giudiziario di ben 600 ausiliari con perenzione dei processi e sentenze adottate con motivazioni “brevissime” (già oggi sono brevi). Non possiamo accettare questa impostazione del Ministro della Giustizia che lede i diritti dei cittadini e il mandato difensivo».
«In tutte le procedure giudiziarie – spiega il presidente Oua - dobbiamo denunciare la incostituzionalità dell’obbligatorietà della mediaconciliazione che non esiste in Europa, che è frutto di eccesso di delega, che penalizza i cittadini con ulteriori oneri, che prevede effetti negativi collegati ad una proposta del conciliatore non scelto nè qualificato. Per queste ragioni l’OUA ha anche proposto un ricorso al Tar insieme al Consiglio dell’Ordine di Napoli, all’Unione delle Camere Civili, all’Aiaf, all’Unione dei giudici di pace, altri Ordini, Unioni, Associazioni e singoli avvocati».
«Comunque – conclude de Tilla – vogliamo ribadire che la strada intrapresa in modo bipartisan dal Senato non può essere mortificata dalle ingerenze dei poteri forti e di alcuni ambienti ministeriali»
Roma, 11 febbraio 2011
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