Previdenza (assicurazioni sociali) - assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali - malattie professionali - rapporto con le lavorazioni - Corte di Cassazione Sez. L - , Ordinanza n. 13024 del 24/05/2017
Malattie professionali tabellate - Onere della prova a carico del lavoratore - Contenuto - Prova del nesso di causalità - Esclusione - Malattie correlate all’asbesto - Natura monofattoriale - Contenuto della previsione tabellare - Onere della prova contraria a carico dell’INAIL - Contenuto.
In tema di assicurazione contro le malattie professionali, quando la malattia è inclusa nella tabella, al lavoratore è sufficiente dimostrare di esserne affetto e di essere stato addetto alla lavorazione nociva, anch’essa tabellata, affinché il nesso eziologico sia presunto per legge ove la malattia stessa si sia manifestata entro il periodo anch'esso indicato in tabella. Per le malattie correlate all’asbesto, definite monofattoriali, il fattore di rischio è previsto nella tabella in termini ampi, senza indicazioni di soglie quantitative, qualitative e temporali, sicché è da ritenere che l’ordinamento abbia compreso nel giudizio di correlazione causale tra i due termini sopra indicati anche l’apporto concausale. Ne consegue che l’INAIL può fornire la prova contraria, dimostrando l'intervento causale di fattori patogeni extralavorativi, dotati di efficacia esclusiva, idonei a superare la predetta presunzione legale di eziologia professionale.
Corte di Cassazione Sez. L - , Ordinanza n. 13024 del 24/05/2017