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spese giudiziali civili‭ ‬-‭ ‬condanna alle spese‭ ‬-‭ ‬Corte di Cassazione,‭ ‬Sez.‭ ‬3,‭ ‬Sentenza n.‭ ‬300‭ ‬del‭ ‬13/01/2015‭

Spese di causa‭ ‬-‭ ‬Appello dalla parte vittoriosa contro la parte soccombente in primo grado‭ ‬-‭ ‬Mancanza di censure alla sentenza di primo grado afferenti alla posizione dell'appellato‭ ‬-‭ ‬Condanna dell'appellante alle spese‭ ‬-‭ ‬Fondamento‭ ‬-‭ ‬Fattispecie.‭ ‬Corte di Cassazione,‭ ‬Sez.‭ ‬3,‭ ‬Sentenza n.‭ ‬300‭ ‬del‭ ‬13/01/2015‭


In materia di regolazione delle spese giudiziali,‭ ‬in caso di appello proposto dalla parte vittoriosa in primo grado nei confronti della parte soccombente,‭ ‬senza che sia avanzate specifiche censure alla sentenza di primo grado che riguardino la posizione di quest'ultima,‭ ‬è conforme all'art.‭ ‬91‭ ‬cod.‭ ‬Proc.‭ ‬Civ.‭ ‬La sentenza che condanni l'appellante al pagamento delle spese processuali in favore dell'appellato,‭ ‬poiché il gravame proposto nei confronti di quest'ultimo va considerato inammissibile per carenza di interesse.‭ (‬In applicazione di tale principio,‭ ‬la S.C.‭ ‬ha confermato‭ "‬in parte qua‭" ‬la decisione con cui il giudice di merito aveva condannato la parte appellante a rifondere le spese sostenute nel secondo grado di giudizio da uno degli appellati,‭ ‬posto che il gravame non conteneva doglianze concernenti la posizione di costui,‭ ‬né aveva ad oggetto domande che lo riguardassero e rispetto alle quali potesse essere considerato soccombente‭)‬.
Corte di Cassazione,‭ ‬Sez.‭ ‬3,‭ ‬Sentenza n.‭ ‬300‭ ‬del‭ ‬13/01/2015‭