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Spese di spedalità' – Cass. n. 28004/2019

Rimborso - Obbligo - Azioni di rivalsa ex legge n. 1580 del 1931 - Differenze soggettive ed oggettive tra le stesse - Rapporti tra le due azioni.

In tema di rimborso di spese di spedalità per il caso di degenza presso una struttura pubblica ospedaliera, l'art. 1 della l. n. 1580 del 1931 configura due tipi di azioni di rivalsa: la prima è quella di cui al primo comma, da farsi valere contro i ricoverati che non si trovino in condizioni di povertà (e, in caso di loro morte, contro i loro eredi legittimi e testamentari); la seconda è quella descritta dal terzo comma, la quale può essere esercitata verso i congiunti per legge tenuti agli alimenti durante il periodo di ricovero che si trovino in condizioni di sostenere, in tutto o in parte, l'onere delle degenze. Data la diversità delle due azioni, quanto a condizioni soggettive ed oggettive di proponibilità, deve ritenersi che quella ex art. 1, terzo comma, presupponga l'impossibilità di effettuare la rivalsa ai sensi del primo comma e, quindi, una condizione di povertà della persona ricoverata che avrebbe determinato un obbligo alimentare a carico dei soggetti individuati dall'art. 433 c.c. e che - in difetto di adempimento diretto - giustifica la rivalsa nei loro confronti.

Corte di Cassazione, Sez. 3 - , Ordinanza n. 28004 del 31/10/2019 (Rv. 655579 - 01)

Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_0433

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