Responsabilità civile - amministrazione pubblica - condotta colposa o dolosa dei dipendenti della p.a. – Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 8991 del 06/05/2015
Morte di carabiniere cagionata da colpo di arma da fuoco esploso da un suo collega durante un gioco in caserma - Omessa condotta dei commilitoni presenti volta ad impedirlo - Responsabilità diretta del Ministero della Difesa. - Sussistenza - Fondamento. Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 8991 del 06/05/2015
Qualora un appartenente all'Arma dei Carabinieri cagioni la morte di un suo collega esplodendo un colpo di arma da fuoco durante un "gioco" svoltosi nella caserma dove entrambi prestavano servizio, e si accerti che ciò era avvenuto in presenza di altri commilitoni (nella specie, anche loro superiori gerarchici) che non gli avevano vietato l'uso delle armi stesse, pur essendosi al di fuori delle consentite ipotesi di loro legittimo utilizzo per ragioni di ufficio, è configurabile la responsabilità diretta del Ministero della Difesa per il comportamento omissivo di questi ultimi, sussistendo sia la riferibilità dell'illecito al menzionato ministero (atteso che gli altri carabinieri che avevano assistito al fatto avrebbero avuto il preciso dovere, e non la semplice facoltà, di adoperare l'autorità di cui disponevano, anche come superiori in grado, per far cessare immediatamente la condotta dell'agente), sia l'esistenza di un rapporto di causalità tra il medesimo comportamento omissivo e l'evento dannoso.
Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 8991 del 06/05/2015