Responsabilità civile - padroni, committenti e imprenditori - Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 10757 del 25/05/2016
Presupposto - Preposto - Condizioni - Mancata identificazione dell'autore del fatto - Irrilevanza - Fattispecie.
In tema di responsabilità dei preposti, il fatto dannoso deve essere illecito sotto il profilo oggettivo e soggettivo, e in particolare, sotto il primo aspetto, può essere sia doloso che colposo, senza che sia necessario identificare l'autore del fatto, perché è sufficiente accertare che quest'ultimo, anche se rimasto ignoto, sia legato da rapporto di preposizione con il preponente, ravvisabile tutte le volte in cui un soggetto utilizzi e disponga dell'attività altrui. (Nella specie, la S.C., in relazione all'azione risarcitoria esperita dal gestore di un'area di servizio autostradale per la sottrazione del contante da una cassa continua ivi installata, ha ritenuto corretta la declaratoria nei confronti della società affidataria del servizio di prelievo e trasporto valori attesa la compartecipazione dolosa al fatto di taluni suoi dipendenti infedeli, senza che assumesse rilievo che l'affidamento del servizio derivasse da una convenzione tra gestore e un istituto di credito, alla quale la società affidataria era estranea).
Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 10757 del 25/05/2016