Appalto di opera pubblica - Scioglimento del contratto - Per recesso unilaterale della P.A. committente - Motivi del recesso - Rilevanza - Esclusione - Modalità d'esercizio. Corte di Cassazione, Sez. 1, Sentenza n. 20811 del 02/10/2014
In tema di appalto di lavori pubblici, il recesso "ad nutum" del committente previsto dall'art. 345 della legge 20 marzo 1865, n. 2248, all. F - diversamente dall'annullamento d'ufficio, che postula il riesame della legittimità dell'atto amministrativo da parte della P.A. che lo ha adottato, nell'ambito del suo potere di autotutela - è espressione di un diritto potestativo il cui esercizio, può avere luogo in qualsiasi momento e non richiede particolari presupposti, ma solo un'apposita manifestazione di volontà dell'Amministrazione.
Corte di Cassazione, Sez. 1, Sentenza n. 20811 del 02/10/2014