Tributi erariali indiretti - imposta di successione - presunzioni – Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 4578 del 21/05/1990
Presunzione di esistenza in predeterminata percentuale di gioielli, danno e mobilio nell'attivo ereditario - prova contraria - inventario di accettazione beneficiata - requisiti.*
Ai fini della determinazione del valore imponibile per l'imposta di successione, la prova contraria atta a vincere la presunzione - di esistenza in predeterminata percentuale di gioielli, denaro e mobilio nell'attivo errio - di cui all'art. 31 del R.d. 30 dicembre 1923 n. 3270 (poi abrogato dall'art. 8 del successivo D.P.R. n. 637 del 1972) può essere costituita solo da inventari che o siano stati redatti nel corso delle procedure di tutela, di fallimento, e di opposizione e rimozione di sigilli o che siano stati redatti - o comunque ivi validamente utilizzati - nel corso della procedura di accettazione beneficiata introdotta da uno dei chiamati all'eredità della cui imposta si controverte. A tal fine tali documenti, oltre che completi, devono rispettare le prescrizioni formali dettate, in generale, per tutti gli inventari, e, in particolare, per quelli del corrispondente tipo, onde, specificamente quelli afferenti alla accettazione beneficiata, devono essere stati preceduti dall'adempimento della preventiva sigillazione, quando questa sia prescritta a pena di Invalidità (V. Artt. 705 cod. civ., 763, comma secondo, in relazione a 754, comma primo, cod. proc. civ.). ( V 2689/78, mass n 392070; ( V 2339/75, mass n 376187; ( V 3673/69, mass n 343914; ( V 797/66, mass n 321604).*
Corte di Cassazione Sez. 1, Sentenza n. 4578 del 21/05/1990