Immobili non iscritti in catasto (categoria D) – Cass. n. 8358/2022
Tributi locali (comunali, provinciali, regionali) - tributi locali posteriori alla riforma tributaria del 1972 ici - Immobili non iscritti in catasto (categoria D) - Determinazione della base imponibile - Poteri dei Comuni in seguito all'entrata in vigore della l. n. 296 del 2006.
In tema di imposta comunale sugli immobili (ICI), prima dell'entrata in vigore della l. n. 296 del 2006 che, a decorrere dall'annualità di imposta 2007, ha abrogato gli artt. 5, comma 4, e 11, commi 1, 2 e 2 bis, del d.lgs. n. 504 del 1992, i Comuni avevano il potere di determinare la base imponibile per gli immobili non iscritti in Catasto, ma ascrivibili in cat. D), alla stregua del valore costituito dall'ammontare, al lordo delle quote di ammortamento, che risultava dalle scritture contabili, applicando per ciascun anno di formazione dello stesso i coefficienti indicati nell'art. 7 del d.l. n. 333 del 1992, conv. con modif. dalla l. n. 359 del 1992, come indicato dall'art. 5, comma 3, del d.lgs. n. 504 del 1992, ovvero, in mancanza, in virtù della rendita presunta di cui all'art. 5, comma 4, dello stesso decreto; successivamente all'entrata in vigore della l. n. 296 del 2006, dall'annualità di imposta 2007 residua in capo ai Comuni il potere di determinare la rendita degli opifici non iscritti in Catasto esclusivamente sulla base del criterio di cui al citato art. 5, comma 3.
Corte di Cassazione, Sez. 5 - , Sentenza n. 8358 del 15/03/2022 (Rv. 664146 - 01)